di RAFFAELLA CIUFO –
Si dice che gli attori in tutto il mondo siano persone molto superstiziose, pertanto attente a rispettare credenze scaramantiche consolidate nel tempo. E vogliamo vederne insieme alcune. Cominciamo con i colori: in Italia, ad esempio, è proibito il viola sul palco. É un’usanza che parrebbe risalire da molto lontano, al Medioevo, quando durante la Quaresima, che prevede paramenti liturgici color viola, era proibita qualunque rappresentazione teatrale e dunque, non potendo lavorare, le compagnie teatrali in quel periodo dell’anno se la passavano piuttosto male, al limite della fame. In Francia è invece proibito il verde, perché sembra che Molière, morto sul palco il 17 febbraio del 1673, indossasse appunto una giacca color verde. In Spagna, è malvisto il giallo, colore interno della mantiglia dei toreri, bordeaux all’esterno e gialla all’interno. Il giallo sarebbe l’ultimo colore che il torero vedrebbe se incornato mortalmente.
Il copione non deve cadere per terra. Se malauguratamente ciò accade, bisogna allora volutamente sbatterlo per tre volte sulle tavole del palcoscenico. Porta bene, invece, trovare un chiodo ricurvo sul palco, perché essendo usato per fissare le scenografie, diventa foriero di buona fortuna e ulteriori successi. Infine gli auguri. Gli auguri non si fanno secondo la semplice formula “Tanti auguri”, equivalente a dire “Buona pesca” ad un pescatore. Un augurio invece ben accetto deriva dal mondo anglosassone, che curiosamente usa la formula “Rompiti una gamba!”, volendo intendere che l’attore si possa rompere una gamba per i tanti inchini di ringraziamento rivolti al pubblico acclamante.
Fra le varie formule di buon augurio, forse la più diffusa è “Merda, merda, merda!”. Sembra strano, ma tale uso ha un suo senso concreto. Infatti la formula risale al periodo in cui non esistevano le automobili e al teatro si andava in carrozza. Se al termine dello spettacolo si accumulavano davanti al teatro molti escrementi di cavalli, voleva dire che lo spettacolo si era rivelato un gran successo.
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