“Le Marche. L’unicità delle molteplicità”, dal 29 marzo una mostra a Roma

Il casco di Valentino Rossi indossato a Misano nel 2014

di REDAZIONE –

“Le Marche. L’unicità delle molteplicità”, un percorso espositivo a Roma per ricordare ciò che ha reso grande questa Regione –

MARCHE – Un’eccellenza è una dote, una qualità che altri non possono vantare e le Marche rappresentano un patrimonio del saper essere e del saper fare, frutto di una lunga tradizione culturale, artistica e artigianale, tutte di uguale valore e unicità. Per valorizzare questa immensa ricchezza, dal 29 marzo al 28 maggio verrà presentata a Roma, a Palazzo Poli, la grande mostra “Le Marche. L’unicità delle molteplicità”, interamente dedicata alle figure che si sono contraddistinte e che hanno reso le Marche una regione da sempre creativa e competitiva. Donne e uomini illustri che hanno cambiato la storia operando con modalità vincenti in molteplici ambiti, tutti rappresentati nell’esposizione da un’opera originale, un oggetto, un filmato o delle fotografie. La mostra si potrà visitare gratuitamente. All’interno della Mostra a Palazzo Poli sarà possibile ammirare una ricca collezione di documenti, foto, video, musiche, oggetti personali, distribuiti in 56 isole: 20 dedicate all’arte, 3 alla letteratura, 7 alla musica, 4 alle scienze, 6 alla società, 8 allo spettacolo, 8 allo sport.

Le Marche e il suo plus, il suo estro come sinonimo di successo, il suo made in come simbolo di eccellenza nel mondo. Il progetto mira a mettere in evidenza tutte le caratteristiche del dinamismo marchigiano, gli aspetti che ne determinano il vero fascino e la particolarità, attraverso figure che l’hanno abitata e valorizzata – sono rappresentate tutte le province Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Pesaro e Urbino – espressioni di un pluralismo culturale sedimentato da secoli che la rende una tra le regioni d’Italia più ricche di beni culturali. La Mostra è promossa dalla Presidenza Regione Marche e ATIM – Agenzia per il Turismo e l’Internazionalizzazione delle Marche, con il patrocinio del MiC – Ministero della Cultura, in collaborazione con ICG – Istituto Centrale per la Grafica. L’esposizione è a cura di Alessandro Nicosia ed è organizzata e realizzata da C.O.R. Creare Organizzare Realizzare con la collaborazione di Rai Teche e Archivio Luce Cinecittà; sponsor tecnico European Broker, catalogo Gangemi Editore.

La ricerca completa di tutti i personaggi che hanno vissuto e operato nelle Marche non è impresa facile e certamente questo progetto non può aspirare a tanto. L’obiettivo è stato quello di dare risalto a nomi particolarmente significativi, fondamentali per far comprendere l’eccezionalità del territorio attraverso le sue pluralità. Pensiamo a personalità come Giacomo Leopardi, Raffaello Sanzio, Maria Montessori, Gioachino Rossini, Corrado Cagli, Virna Lisi, Roberto Mancini, Elisa Di Francisca, Valentino Rossi. Una grande storia che affonda le proprie radici in un passato lontano in cui le molte stratificazioni culturali hanno creato un unicum straordinario. Grazie a un incredibile mix di fattori storici, culturali, sociali e ambientali, questo territorio è stato ed è tutt’oggi un bacino di eccellenze nel mondo in diversi campi della conoscenza, nelle arti, nella cultura umanista e nelle scienze.

Pensiamo al Rinascimento italiano e ad artisti come Raffaello Sanzio, uno dei più grandi di ogni tempo, Donato Bramante, che ha portato una visione moderna dei valori di spazio e struttura, Giacomo Leopardi, penna universale, una delle più importanti figure della letteratura mondiale dell’Ottocento, fino ad arrivare ai giorni nostri con illustri testimoni di questa terra così prolifica di personalità socialmente e culturalmente rilevanti, una vera e propria fucina di intelligenza e di creatività. Guardando quindi alla contemporaneità, le Marche hanno dato i natali a grandi atleti come Roberto Mancini, giocatore, allenatore e Commissario Tecnico della Nazionale di calcio italiana, oggi testimonial delle Marche e Valentino Rossi, pluricampione motociclistico, puro talento, coraggio e spirito di sacrificio; a musicisti come Giovanni Allevi, pianista e compositore, considerato uno dei talenti più innovativi degli ultimi anni, che ha dato vita all’inno delle Marche che “consolida il senso di appartenenza e aiuta a rafforzare la consapevolezza di appartenere a una regione unica” e Raphael Gualazzi – tra i tanti – cantautore e pianista jazz urbinate, le cui parole “Urbino è tutto quello che sono, ed è quello che sogno” sottolineano l’amore per la propria città.

Alcune delle opere sono state prestate dall’Istituto Centrale per la Grafica, che ha collaborato fattivamente con l’inserimento di calcografie che documentano l’arte grafica nelle sue diverse tipologie. Dietro una lunga ricerca di materiali, esposti per la prima volta, si documenta un immenso patrimonio di rilevanza internazionale. Nell’isola destinata a Leopardi saranno presenti due libri di proprietà del grande poeta e scrittore, una penna a piuma d’oca, uno scritto autografo; in quella allestita per Matteo Ricci saranno collocati due testi provenienti dalla biblioteca dei Gesuiti in Vaticano: un volume del 1600 e uno dell’1800; in quella dedicata a Raffaello si troverà una miniatura, ultimo ritratto del Maestro ancora in vita; un autografo musicale di “Canone perpetuo per quattro soprani” sarà il documento appartenuto al grande compositore Rossini presente nell’isola a lui dedicata; di Coccia sarà esposto il premio Gentile da Fabriano; saranno messi in mostra maschera, fioretto e guanto dell’atleta Di Francisca e così per tutti gli altri personaggi.

Una regione millenaria e allo stesso tempo di grande modernità, aperta al cambiamento, sapientemente valorizzata nel presente e pienamente proiettata verso il futuro, grazie alle sue straordinarie specificità che la rendono un’eccellenza in ogni suo aspetto.

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