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CASTORANO – Il 28 marzo Maria Corradetti, per tutti “Marietta” ha compiuto 100 anni. «È l’unica centenaria di Castorano – commenta il sindaco Graziano Fanesi – Stimata e benvoluta da tutti in paese, una grande e instancabile lavoratrice. Ha voluto festeggiare con parenti, amici di sempre domenica 2 aprile al Casale. Rinnovo il mio augurio per questo traguardo raggiunto». Maria Corradetti è stata attorniata da una grande famiglia: dai due figli Gina e Franco Vagnarelli, dai nipoti Sabrina, Simona e Andrea e Fabio, e i numerosi pronipoti Violante, Lorenzo e Federico, Caterina, Matilde e Beatrice. Quella di Marietta è una storia che merita di essere raccontata. Parte da lontano, dal padre emigrato prima in Germania e poi in America, che torna con quello che all’epoca era definito il “gruzzolo”, costruisce una casa e nel 1939 trasferisce la famiglia da Offida a Castorano, in campagna. Purtroppo il padre muore senza potersi godere la nuova proprietà, lasciando una moglie e due figlie.
«Mia madre Maria – racconta il figlio Franco – ormai diciottenne si sposa con Giuseppe per tutti Peppe, anche perché non sarebbe stato possibile gestire la campagna e la stalla, senza la presenza di un uomo. Nel frattempo però, scoppia la Seconda Guerra Mondiale, mio padre viene chiamato alle armi e, tranne che per sporadiche licenze, rimane per anni lontano da casa. Mio padre si è salvato dall’essere deportato in un campo di concentramento tedesco grazie a un vicinato che faceva il carabiniere. Fu preso dai tedeschi a Brindisi e messo su un treno che l’avrebbe portato in Germania, quando, una volta giunta alla stazione di Ancona, è stato riconosciuto dal carabiniere che gli ha suggerito di scappare immediatamente. Mio padre è tornato a Castorano a piedi, passando per i fossi, restando il più possibile nascosto dai tedeschi, anche una volta giunto a casa».
Maria ha perso un figlio di un anno e mezzo a causa della polmonite: «Purtroppo – continua Franco – mio fratello avrebbe dovuto prendere degli antibiotici ma per acquistarli si doveva arrivare ad Ascoli e, a causa della ritirata dei tedeschi, era molto pericoloso spostarsi». Nel 1955 Maria e Giuseppe si trasferiscono dalla campagna al paese, lui trova lavoro nel consorzio a Castel di Lama, mentre lei diventa dipendente di una succursale a Castorano. Una volta in pensione Marietta ha giocato a briscola con i suoi amici proprio dove avevano il consorzio, sotto casa, dove ha abitato autonomamente fino al 2015, curando il suo orto. Attualmente vive alcuni periodi dell’anno con il figlio Franco a Fermo e altri con la figlia Gina Porto d’Ascoli ma non ha mai rinunciato alla residenza a Castorano, alla sua casa, dove vuole tornare spesso.
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