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Matteo Carboni presidente Cia provinciale: «I nostri uffici sono a disposizione degli associati per raccogliere le segnalazioni dei danni subiti in modo da avere un monitoraggio puntuale ed inviare i dati alla Regione» –
GROTTAMMARE – Gli agricoltori del territorio sono alle prese con la conta dei danni dopo la forte grandinata registrata nei giorni scorsi. I vivaisti di Grottammare e i viticoltori di Ripatransone e Cossignano stanno registrando danni rilevanti, fa sapere la Cia Agricoltori provinciale, anche se per una stima precisa sarà necessario attendere ancora qualche giorno. «Purtroppo sempre più spesso ci troviamo ad affrontare eventi eccezionali, come quello di venerdì scorso che in pochi minuti vanificano il lavoro di un intero anno mettendo in ginocchio le aziende colpite» è quanto sottolinea Matteo Carboni presidente della Cia di Ascoli. In particolare ad essere maggiormente colpite sono le colture di alloro, vite con conseguenti ripercussioni sulla produzione.
Danni enormi li registra anche Nazzareno Pulcini, dell’omonima azienda che si trova lungo la Valtesino, il tratto maggiormente interessato dalla grandine: «Il nostro vivaio è stato completamente devastato. Da circa venti anni coltiviamo piante mediterranee come l’Alloro ed è la prima volta che ci troviamo di fronte ad una situazione simile. Solitamente le grandinate le abbiamo registrate tra luglio e agosto, non era mai successo nel mese di maggio e soprattutto di questa portata. Adesso la speranza è che le nostre piante possano in parte recuperare».
Daniele D’Ercoli delle Cantine D’Ercoli a Cossignano parla di una situazione mai vista prima: «In più di 60 anni è la prima volta che registriamo una così violenta grandinata. Un vigneto è andato completamente distrutto, a pochi metri di distanza ne abbiamo altri, qui il danno è di circa il 60 per cento. Quasi tutte le gemme della pianta sono andate distrutte. Il danno più cospicuo lo registriamo sui vigneti di Passerina. Inoltre con continue precipitazioni di questi giorni riscontriamo difficoltà anche nel fare i trattamenti alle piante, con il terreno bagnato diventa difficile raggiungere le vegetazioni che si trovano soprattutto su tratti in maggiore pendenza».
«Per dare loro maggiore sicurezza agli agricoltori è necessario rafforzare il sistema delle assicurazioni e, sulle culture, dove possibile, incentivare l’uso di tutte le tecniche di difesa attiva come ad esempio le reti antigrandine – conclude il presidente Carboni – I nostri uffici sono a disposizione degli associati per raccogliere le segnalazioni dei danni subiti in modo da avere un monitoraggio puntuale ed inviare i dati agli uffici della Regione».
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