di REDAZIONE –
Continua l’opera di recupero della letteratura nativa americana da parte di una piccola casa editrice marchigiana. Un nuovo titolo di Luther Standing Bear in prima edizione italiana –
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La mission è il recupero di grandi classici di famosi autori nativi americani mai tradotti in italiano: Mourning Dove, Zitkala-Sa, Luther Standing Bear, Charles Eastman e tanti altri in programmazione. Nonostante i molti appassionati degli Indiani d’America in Italia, i titoli scarseggiano e non viene resa giustizia a una cultura che è non semplicemente affascinante nella sua diversità, ma che offre anche preziosi spunti storici, sociali, antropologici e che ha molto da insegnare, soprattutto nel paragone con la cultura “dominante” occidentale. La spinta trainante del progetto della Mauna Kea Edizioni, di San Benedetto del Tronto, è quella del direttore editoriale Raffaella Milandri, giornalista e antropologa, attivista per i diritti dei Popoli Indigeni e membro onorario di due tribù di Nativi Americani. La Milandri è determinata a divulgare classici ma anche autori contemporanei e informazioni attuali su un popolo che non è affatto scomparso, ma ha una realtà sociale, economica e politica in continua evoluzione. «Dopo assimilazione forzata e genocidio culturale, i Nativi Americani continuano a subire ancora la violenza dell’essere ignorati e falsificati nel loro passato e nel loro presente. – spiega Milandri – La loro storia meriterebbe di essere studiata nelle scuole, anche per essere da esempio su come non dovrebbe essere trattata una cultura diversa». Nella collana dedicata ai Nativi Americani, l’ultimo grande classico del Novecento in uscita in questi giorni è “La Terra dell’Aquila Maculata”, di Luther Standing Bear, capo Lakota. Quando Standing Bear, Sicangu e Oglala Lakota, tornò alla riserva Sioux di Pine Ridge, lo sgomento e la rabbia per le condizioni del suo popolo lo portarono alla stesura di questa opera dal titolo inglese Land of the Spotted Eagle. Qui ha descritto le usanze e le tradizioni dei Lakota, narrato l’organizzazione sociale e politica, della famiglia e della religione, e raccontato ricordi e aneddoti personali. Standing Bear commenta anche l’importanza delle culture e dei valori dei Nativi in America e il loro status nella società americana. È un’opera provocatoria e polemica, che testimonia quanto lo spirito dell’autore fosse disilluso e amareggiato nei confronti delle politiche del Governo statunitense verso i Nativi Americani. Un libro che piacerà, come altri della Mauna Kea, a chi ha apprezzato il recente film “Killers of the Flower Moon”, dove viene narrato uno degli episodi venuti alla luce in cui i Nativi subiscono abusi di ogni tipo, sempre causati dalla strenua lotta occidentale per soldi e potere.
Copyright©2023 Il Graffio, riproduzione riservata