di REDAZIONE –
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Metamorflowsis” è il titolo di una interessante esposizione di sculture d’arte e creazioni moda, evento estemporaneo promosso da Endeca Agitatore Culturale, a cura di Rosalba Rossi, che avrà luogo sabato 16 marzo alle ore 18 al Flow B&B (Via Alberico Gentili, 25) a San Benedetto del Tronto. Il tema? “Metamorflowsis” è una idea-evento che vuole far dialogare le opere dell’artista Giorgio Baldoni e le creazioni di Firminacustom. Entrambi si interrogano nell’incipit del sommo poema apuleiano “a narrar il mutar delle forme in corpi nuovi mi spinge l’estro”, e i due artisti si spingono ad indagare tutto ciò che dinanzi a loro è in costante flusso, transitorio, caduco, impermanente. In metamorfosi. In un luogo nuovo, diverso, non deputato ad ospitare eventi d’arte, le opere di Giorgio Baldoni e le creazioni di Firminacustom fluttuano dialogando e sfidando uno spazio non più fisico, ma mentale. Collocate nei tre piani della struttura ricettiva del Flow B&B, saranno percepite e percettibili alla curiosità di ciascuno secondo un flusso di coscienza lento o veloce o totalmente assente, cercando di restituire comunque una visione dell’umanità, della sua fragilità, ricordandoci che siamo frutto di metamorfosi, la vita stessa lo è, come qualsiasi altra forma di vita non è altro che la trasformazione di una che l’ha preceduta e prepara ad altre vite. Busti vuoti e giacche asimmetriche per una volumetria carnale e passionale, per una incompletezza ed una fragilità sempre presenti. Trascendenza ed immanenza legano le creazioni dei due artisti, in forme dirette ed immediate. I teli, le sedie, i revers delle giacche sapientemente interpretati sono narrazioni aperte affinché il visitatore possa e voglia indagare, ricercare, ricostruire la propria personale trasformazione. Un’esperienza immersiva che scardina struttura e paradigmi mentali e ci offre un mezzo di espressione artistica, che è soprattutto interpretazione del mondo contemporaneo del suo vissuto e capacità di superare ruoli tradizionali, trasformandolo in un veicolo di riflessione culturale, sociale, ambientale. In questo perenne divenire, nel flusso delle trasformazioni le opere di Giorgio Baldoni e le creazioni di Firminacustom ci mettono in guardia, ci pungolano, ci fanno pensare che la parola Arte in greco non esiste, ma era la téchne, ossia la capacità di capire come si fa a fare una cosa in maniera tale che sia agathos, ossia buona, utile. Non è quindi la bellezza che salverà il mondo, semmai è proprio l’opposto. Il nostro compito è di salvare la bellezza.
“Tutte le arti contribuiscono all’arte più grande di tutte: quella di vivere” B. Breckt
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