di REDAZIONE –
Dalle periferie proletarie degli anni ’70 alla distopia neoliberista: “Pugni a Terra”, il romanzo di Pier Paolo Flammini a Offida –
OFFIDA – Il romanzo di Pier Paolo Flammini sarà presentato, sabato 13 aprile alle ore 18, alla Biblioteca comunale Maestro “E.Portelli” di Offida. L’autore dialogherà con Gianluca Traini. Era la seconda metà del Novecento, coda di quell’espansione caotica post-boom: i giovani crescevano tra risse in strada, eroina, prostituzione, avviamento al lavoro manuale, calcio e violenze da stadio, una religione/superstizione di donne vestite di nero, naufragi, iniziazioni sessuali precoci e rudi, palazzoni tirati su in fretta, classi scolastiche dove imperavano i figli di proletari. Oppure, qualche anno dopo, tra musica rock, poeti maledetti, droghe sintetiche, i primi lavori del “nuovo mondo” elettronico e digitale. Infine un isolamento, studi a loro modo “matti e disperatissimi” su libri o su internet, l’approdo a forme di conoscenza e attivismo senza transitare per i canonici percorsi formativi istituzionali. E poi l’austerità, la torsione tra anni ’80 e anni ’90, il Nuovo Millennio, una quotidianità lavorativa oscura, la promiscuità sessuale, l’insoddisfazione.
Con una struttura frammentata che paga il giusto riconoscimento al post-modernismo, il romanzo “Pugni a Terra” (edizioni Transeuropa, 166 pagine) dello scrittore e giornalista sambenedettese Pier Paolo Flammini oscilla tra un presente distopico, anzi un “futuro potenzialmente presente”, e un passato ricordato con nostalgia, sentimento principe della nostra epoca. Io, Nero e Annarelle sono i tre personaggi principali attorno ai quali, attraverso il tentativo della voce narrante Io, si ricostruisce la vicenda di Nero e il suo tentativo di opposizione al dominio di un neoliberismo lontano dal fordismo novecentesco: un capitalismo “distruttivo” schematizza e impoverisce le vite di donne e uomini, il Potere non mostra più il suo volto, non più le sue gerarchie, non ha più bisogno di chi produca e nemmeno di chi acquisti.
Una “distopia economica” nel segno di Ballard, l’ultimo Pasolini e Houellebecq e della “Moneta nuova”, per raccontare in maniera originale la sconfitta di una generazione approdata infine all’iper-narcisismo da social e ai vagheggiamenti di immortalità del transumanesimo: resteranno solo le macerie della pornografia e della violenza.
L’autore personalizzerà le copie del libro a chi lo desidera.
Copyright©2024 Il Graffio, riproduzione riservata