di REDAZIONE –
MONTEPRANDONE – Settimo evento di Alchimie d’Arte del 2024, venerdì 3 maggio alle ore 18, nella sala esposizioni del GiovArti (Viale de Gasperi, 235) di Centobuchi, con il patrocinio del Comune di Monteprandone, la collaborazione di Avis Monteprandone, Code Service, Auser Monteprandone e Farmacia San Giacomo, l’Associazione presenterà lo scrittore David Ferrante e i suoi racconti di streghe, fantasmi e amore racchiusi nel libro “Il dolore della luce” (ediz.Tabula Fati). L’evento sarà condotto da Domenico Parlamenti ed Enrica Consorti. Voce recitante Sonia Burini, esporranno opere gli artisti Vincenzo Luciani, Daniele Merli. Ingresso gratuito. Info: 3285546548.
David Ferrante, è scrittore e sociologo appassionato studioso della cultura popolare che divulga attraverso saggistica e narrativa. Sulle credenze magiche e misteriose ha al suo attivo,oltre a vari racconti, diverse pubblicazioni tra le quali “Tradizioni, riti e sortilegi del 24 giugno”, “San Giovanni Battista nella culturale popolare abruzzese” (2018) ristampato in versione ampliata nel 2021 e nel 2023 e le antologie, di cui è ideatore e curatore, “L’ammidia. Storie di Strage d’Abruzzo” (2019); “Fate, Pandafeche e Mazzamurelli. Storie di miti, superstizioni e leggende d’Abruzzo” (2020); “Magare. Storie di streghe d’Abruzzo vol.2” (2021), “Anime sperse.Storie di Fantasmi d’Abruzzo e Molise” (2024).
Sinossi del libro “Il dolore della luce”
Il passato ha ombre lunghe e radici profonde che possono abbracciarci o,al contrario, avvolgerci così strettamente da ucciderci. La ricerca della luce si fa esigenza vitale, ma è accompagnata dalla sofferenza- la stessa del neonato che spinge per uscire dal grembo materno e del morente proteso verso la luce che è liberazione da ogni suo male. In questa terra di mezzo tra la vita e la non – vita,anche le visioni assumono una corporeità a volte consolatoria a volte angosciante. E lo spaesamento dell’uomo solo davanti all’inconoscibile: inerme, confuso, inadeguato per quanto si sforzi di lottare, non ha modo di opporsi alla ferocia di un destino ineluttabile.
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