Festival Noir Piceno, Marco Apolloni presenta “Sulle tracce di Amalia” al Giardino dei Colori di Centobuchi

di REDAZIONE –

L’evento sarà condotto da Domenico Parlamenti ed Enrica Consorti. Gli artisti che esporranno nel corso della serata sono Laura Nardinocchi e Luigi Pierantozzi –

MONTEPRANDONE – Quarto appuntamento per il  Festival Noir Piceno 2024, evento a cura dell’associazione Alchimie d’Arte con il patrocinio del Comune di Monteprandone e la collaborazione di Avis Monteprandone, Auser insieme Monteprandone con gli sponsor Farmacia San Giacomo e Code Service. Ospite della serata di sabato 22 giugno – alle ore 21 presso “Il Giardino dei colori” di Via Gramsci a Centobuchi – sarà Marco Apolloni, per la prima volta a Centobuchi per presentare il sio libro dal titolo “Sulle tracce di Amalia” (Bibibook edizioni). L’evento sarà condotto da Domenico Parlamenti ed Enrica Consorti che sarà anche la voce recitante. Gli artisti che esporranno nel corso della serata sono Laura Nardinocchi e Luigi Pierantozzi. L’ingresso è libero e gratuito. Info: 3285546583.

Marco Apolloni è docente di Storia e Filosofia. Classe ’83, è saggista, curatore, redattore e web-writer. La penna è la sua arma più affilata, che lui maneggia con tanta velocità e agilità quanto una racchetta da tennis – suo secondo amore dopo la scrittura. Spera che le due lauree in filosofia – triennale ad Urbino e specialistica a Milano – gli riservino un futuro più roseo di quello de “I vagabondi del Dharma” di Jack Kerouac. Ha pubblicato, fra gli altri, “Senza Moscioli né pistole” sua prima prova da giallista, fa il suo ingresso nel catalogo Nero Italiano. (Fanucci 2018) e “Il circolo dei nichilisti” (Giraldi editore2010) e”Se l’amore va in vacanza” (Rizzoli 2010).  Ha, inoltre, collaborato con Bompiani, occupandosi di una curatela per la collana “Il pensiero Occidentale”. È tra gli organizzatori dello “Scrivere Festival di Macerata”.

Il libro – Civitanova Marche, 1998. Un sole rovente cuoce i bagnanti in spiaggia. Amalia è una bambina di un anno, gioca a costruire castelli di sabbia, mentre il papà Franco Lucentini, parla con un amico d’infanzia. Un attimo di distrazione e Amalia sparisce nel nulla. Nessuno ha visto niente. Inutili i richiami al megafono dello stabilimento balneare. Vent’anni dopo, la madre Susanna Palmieri, si dice pronta a pagare qualsiasi cifre pur di riabbracciare la figlia. Le speranze di ritrovare Amalia viva, dopo tanti anni dalla sparizione, sembrano poche, fino a quando una sera, uscita a cena con le amiche, su una statale, la donna scorge il viso triste di una prostituta che sembra avere gli stessi occhi di Amalia. Si rivolge all’agenzia investigativa di Fortunato e Pacifico, specializzata nel  ritrovamento di persone scomparse. Parla la madre: «L’altra sera mentre rientravo a Tolentino percorrendo la strada Statale Adriatica con delle amiche credo di averla vista. Vent’anni sono tanti, certo ma una madre saprebbe riconoscere una figlia sempre e comunque».

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