Festival Noir Piceno, Ciro Pinto presenta “Ti credo” al Giardino dei Colori di Centobuchi

di REDAZIONE –

MONTEPRANDONE – Sesto e ultimo  appuntamento per il  Festival Noir Piceno 2024 con Ciro Pinto che torna ancora una volta a Centobuchi dove,  giovedì 11 luglio alle ore 21, presso “Il Giardino dei colori” di Via Gramsci, presenterà la sua  ultima opera dal titolo “Ti credo” (Tra le righe edizioni). L’evento è a cura dell’associazione Alchimie d’Arte con il patrocinio del Comune di Monteprandone e la collaborazione di Avis Monteprandone, Auser insieme Monteprandone con gli sponsor Farmacia San Giacomo e Code Service. A condurre la serata Domenico Parlamenti e Stefania Pompeo, voce recitante Maria Trizio. Gli artisti che esporranno sono Tiziana Marchionni e Carina Pieroni. L’ingresso è libero e gratuito. Info: 3285546583.

Ciro Pinto,  napoletano, è stato un manager nel settore bancario e finanziario. Dal 2011 si dedica alla scrittura. Ha pubblicato Il problema di Ivana (DrawUp,2012), L’uomo che correva vicino al mare (Psicoline,2014),Gli occhiali di Sara (Tralerighe libri 2015), Di fossato in fossato (Octopus 2015 – Silloge. Coautrice Rossella Gallucci), Subway (Psicoline 2016,. Coautrice Rossella Gallucci), Il passero e l’imperatore (Tralerighe libri 2017), La casa di Posillipo (Tralerighe libri 2019), Senza dolore (Laureana, 2020), Mimma (Tralerighe libri 2022). Per i suoi romanzi ha ricevuto diversi riconoscimenti. In particolare ha vinto il premio Nabokov 2014, Il Premio Camuni Graffiti 2014, Il Festival Giallo Garda, Il Premio Nebbia Gialla 2019, il Golden Holmes Award 2020, il Premio Libri di Ulisse 2021, il Festival Giallo Garda 2021, il Premio Speciale Giallo Grottammare 2023. Diversi suoi racconti e poesie  hanno vinto premi e sono pubblicati in antologie e in e-book.

La storia – Napoli, autunno 2022. Irene Gatti e Stefano Sossio, ispettori in forza alla squadra investigativa della Questura Centrale, indagano su una serie di rapimenti avvenuti a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro. Le persone rapite sono tutte giovani, meno che trentenni. A ogni rapimento viene ritrovato un messaggio, ognuno titolato con un numero di pagina, ma non in ordine numerico. I messaggi sembrano non avere un senso preciso, parlano perlopiù di scene che si svolgono in una radura a mezza costa sul mare. Sembra perciò un luogo lontano dalla città e siccome il rapitore narra della sua infanzia, dovrebbero essere scene lontano anche nel tempo. Riusciranno i nostri protagonisti a trovare il filo per dipanare una matassa  così ingarbugliata?

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