di REDAZIONE –
Una serata molto attesa dove si parlerà dell’avanguardia che crea e difende la bellezza –
RIPATRANSONE – Dopo quella che è stata definita la “settimana di Venere” all’interno della rassegna che ha visto lo scrittore torinese Paolo Battistel affrontare il tema del femminile nelle fiabe, la ricercatrice Roberta Tomassini raccontare dell’attualità di figure straordinarie come Maria Maddalena, Sibilla e Iside e la scrittrice milanese Raffaella Nova Santagostino sviscerare la vita di alcune donne del ‘900 che ha descritto quali Madri perfette, questa settimana si apre con un incontro che volge lo sguardo verso Marte, l’universo maschile anche se poi, come si vedrà, abbraccia tutti, donne e uomini coraggiosi del nostro tempo. Mara e Mario Vespasiani sono onorati di accogliere il prof. Mario Polia, antropologo di fama internazionale, autore di testi fondamentali per impronta visionaria nell’attualità delle intuizioni, come per la presa di posizione nel teorizzare la nuova umanità, dedita ad una dimensione verticale, alla disciplina, al riconoscere il valore della tradizione, della comunità d’origine e del senso del sacro. L’eccezionalità della presenza del prof. Polia, sarà per molti un’imperdibile occasione non solo di ascoltare dal vero uno degli studiosi più autorevoli nel suo campo, ma anche di cogliere l’attualità del tema trattato che sarà: Arte è Militanza, valore e missione delle personalità liminari.
Un argomento che è a cuore all’artista Vespasiani, in quanto fin dagli esordi si è distinto per aver mantenuto fede a determinati principi, gli stessi che nei secoli hanno guidato i maggiori maestri d’arte nell’espressione dei più alti contenuti, ossia nel fare ciò che deve essere fatto, ponendosi al servizio della fonte da cui scaturisce bellezza e verità. Le personalità liminari di cui si farà riferimento sono coloro che rispettando la propria identità d’appartenenza hanno oltrepassato le barriere temporali e geografiche per diventare dei riferimenti assoluti e la cui opera pionieristica non di rado ha fatto evolvere l’intera umanità. La presenza dell’antropologo Mario Polia in questo ciclo di incontri intitolati “Indipendenti, Ribelli e Mistici” conferma il prestigio di questa rassegna, che per l’inedita impostazione strutturale e per la particolarità dei contenuti è già stata definita come il più originale laboratorio di cultura in Italia.
Mercoledì 28 agosto alle ore 19 il prof. Polia getterà nuova luce sulla figura dell’artista come testimone di verità e bellezza, ruolo che presuppone uno speciale carisma e un doveroso periodo di apprendimento accompagnato da un’evoluzione spirituale. In ogni epoca, ma in modo speciale ai giorni nostri, il mondo ha bisogno di bellezza, una bellezza che, secondo natura, si accompagna all’estetica ma la trascende e la illumina come il sole illumina la luna che dal sole riceve il suo splendore. L’ispirazione viene dall’alto, non procede dai bassifondi della coscienza. Superare l’io equivale, per l’artista, ad aprire le finestre dell’anima alla luce. Il passo successivo consiste nel trasfondere nella materia, dalla più rarefatta alla più densa, il contenuto dell’ispirazione “pro salute populi“. In questo consiste la funzione “sacerdotale” dell’artista.
Indipendenti, Ribelli e Mistici è un progetto di interscambio umano che nel corso degli anni si è affermato tra i principali eventi nazionali nell’ambito della cultura, attraendo numerose tra le menti più fervide e libere del pensiero contemporaneo. Tra luglio ed agosto sono stati vari ed eterogenei gli argomenti trattati come i protagonisti coinvolti: Duccio Limberti – compositore toscano non vedente insieme a Lali Burduli, il musicista e scrittore Maurizio Serafini, l’antropologo Martino Nicoletti, la professoressa Paola Mancinelli, l’esperta di musica lirica Patrizia Citeroni, il filosofo e psicoanalista Gianluca Magi, il neuropsichiatra Maurizio Pincherle, lo scrittore Paolo Battistel, la ricercatrice Roberta Tomassini e la scrittrice Raffaella Nova Santagostino.
La rassegna “Indipendenti, Ribelli e Mistici” si tiene nella cittadina picena di Ripatransone con l’intenzione di offrire spunti di riflessione sulla comprensione del presente attraverso inconsuete quanto concrete chiavi di lettura, che partono dalle arti e arrivano alla scoperta di quella particolare condizione capace di elevare il proprio sé, facendo leva sull’ascolto, la sensibilità e l’ispirazione. Ai protagonisti coinvolti, attraverso la propria esperienza professionale ed umana viene chiesto di interpretare il periodo storico attuale e di proporre una lettura lungimirante della nostra epoca, in quanto la rassegna si pone il fine di maturare una consapevolezza individuale, in grado di stimolare tutta una serie di processi, partendo dall’evoluzione interiore fino a raggiungere, quello che sembrerebbe un concetto utopistico, di unificazione armonica col tutto.
Mara e Mario Vespasiani hanno ideato questo ciclo di eventi per promuovere la cultura anche nell’intero periodo estivo, intrecciando le forme espressive più varie tra arte ed educazione, meditazione e musica, ecumenismo e attivismo, al fine di osservare la società dalla prospettiva del pensiero creativo e favorire una trasformazione personale, una presa di coscienza individuale che sappia muoversi tra la ricerca della bellezza e le tecnologie artificiali, tra le più sottili contraddizioni e le grandi speranze.
Mario Polia – Archeologo, antropologo, storico delle religioni. Effettua, dal 1971, ricerche archeologiche ed etnografiche tra le comunità andine del Perù, in specie per quanto riguarda lo sciamanesimo e l’antropologia religiosa autoctona. Ha insegnato antropologia culturale nella Pontificia Università di Lima e, a Roma, nella Pontificia Università Gregoriana. Autore di numerosi libri dedicati alla religione della Roma delle origini, tra cui un ultimo saggio dal titolo “La donna romana, mater et sacerdos“, alla religione degli antichi Germani, alle religioni dei popoli precolombiani e alla poesia zen del Giappone. Vincitore del Premio Internazionale Paolo Toschi per la ricerca sul campo, da anni dedica le sue ricerche alle culture rurali dell’Appennino centrale.
Gli incontri si tengono a partire dalle 19 presso lo Studio d’Arte Vespasiani a Ripatransone nelle Marche. La partecipazione è gratuita ed aperta a tutti ma essendo destinata ad un numero limitato di persone avviene tramite prenotazione via messaggio al numero 333.6361829.
Copyright©2024 Il Graffio, riproduzione riservata