di REDAZIONE –
TOLENTINO – Il dipinto dell’artista marchigiano Carlo Gentili, “La prima stazione d’Italia dedicata alle donne” di 33 metri quadrati, è stato completamente distrutto nel corso dei lavori all’interno della stazione ferroviaria di Tolentino. Lo segnala il critico d’arte Massimo Pasqualone che cita le parole di Gentili: «Si tratta di una offesa nei confronti del mondo femminile cui il dipinto era dedicato e di una gravissima operazione di stampo vandalistico: distruggere l’opera d’arte dedicata all’universo femminile risulta un atto inqualificabile e gravissimo, specie in un momento in cui si parla di femminicidio e di violenza contro le donne. Verranno da me informati della questione il Presidente Mattarella e le più alte cariche dello Stato. L’Ente ferroviario che doveva tutelare l’opera è lo stesso che ne ha determinato la distruzione?». Commissionato ufficialmente nel 2008 dal Comune di Tolentino (che risulta parte lesa), ha ricevuto numerose menzioni di merito da autorità, esperti, critici, media e cittadini vari. Inoltre, nel corso dell’inaugurazione è stata realizzata una cartolina speciale con annullo ufficiale (21.12.2008) dove si legge: “Grazie a questo dipinto, quella di Tolentino diviene la prima stazione italiana dedicata alle donne”. In particolare, il dipinto è dedicato al ricordo e alla valorizzazione di tutte quelle donne che vivono o hanno vissuto nella cittadina pur nell’anonimato, nel silenzio e nella povertà caratterizzando il territorio con il proprio lavoro e sensibilità. Prima dell’atto vandalico il dipinto risultava perfettamente fruibile, visibile da un punto di vista coloristico, molto apprezzato e contenente il significativo messaggio “Benvenute a Tolentino” rivolto a tutte le donne, sia viaggiatrici che locali.
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