Poesia – “Nativo I Know” di Eugenio Ravo

(foto di Maxim Lupascu concessa da Eugenio Ravo per la pubblicazione)

Rubrica “Poesie e Racconti” del Graffio

“NATIVO I KNOW” di EUGENIO RAVO

Quanto dire lasciato sul bordo della finestra
vibrando pari passo con l’ugola che canta
la specie umana annienta una parte di sé stessa
una larva vestita di notte scura prega a dio
i suoi peccati rinsaldati al rosario della vergine
escluso dalla dimora vaga fra le genti
passa dopo passa chi rimpiange chi apprezza
chi devoto sfianca gli angeli
lievitati in corpus domini sparge letizie
appaga quel baratro nell’universo da buco nero
piange poi rimpiange con lacrime di stelle
in mare abbondano croci corpi schiamazzi
aiuto la guerra aiuto inghiotte mille fosse
è solo un tonfo nell’oscurità tra le braccia
segni di pace una mano cerca l’altra mano
tintinnio di ombre con la luce declina la tenebra
cresce il giorno cieco vile che muore senza sapere
domani è sempre oggi l’impasto nella madia lievita sapori
che il buio accudisce con membra di madri prodigiose
ricordati prodiga ricordati siamo fratelli ora occhi fissi
sullo schermo di una mattonella impazza ogni sentimento
oi, nasce ogni dì al vento e alla tempesta
Nativo I know.

Eugenio Ravo artista teatrale poliedrico, regista, autore, attore, mimo,coreografo. La sua esperienza professionale lo porta a esprimere una forma totale di teatro poetico, in cui predilige il linguaggio corporeo, il movimento, di mimo e danza; una forma in cui coniuga la consapevolezza di essere corpo globale.

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