Fermo, la Natività del Pagani torna al suo originario splendore

di REDAZIONE –

L’incontro è stato organizzato dalla Cassa di Risparmio di Fermo in occasione del rientro  dell’opera d’arte dopo l’intervento di restauro – 

FERMO – Venerdì scorso, 21 febbraio alle ore 17, presso la Sala “Amedeo Grilli” (Fermo, Palazzo Matteucci) è stata presentata la tavola di Vincenzo Pagani “Natività e i Santi Agostino, Monica, Nicola da Tolentino, Lucia e Caterina d’Alessandria”, opera appartenente dal 2001 alla Collezione artistica della Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo, tornata al suo splendore originario dopo il recente restauro. L’incontro culturale, organizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo e dalla Carifermo Spa, è nato con l’obiettivo di mostrare la grande opera dell’artista monterubbianese che fonde il tema della Natività con l’Adorazione del Bambino, rappresentando una perfetta sintesi delle iconografie in uso nella bottega del Pagani. L’olio e tempera su tavola, risalente agli anni ’20 del XVI secolo fu realizzato su committenza agostiniana, e rappresenta la Natività circondata da un affollato corollario di Santi adoranti il Bambino, con sullo sfondo un paesaggio dove si trovano condensate molteplici altre scene connesse al tema centrale, come l’annuncio dei pastori, il loro viaggio e quello dei Magi, il tutto coronato da un coro di angeli cantori.  Dopo i saluti del Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo Giorgio Girotti Pucci è seguita  la presentazione storico-artistica a cura del prof. Stefano Papetti e quella tecnica del dott. Giacomo Maranesi dello studio MarLeg di Fermo che ha eseguito l’intervento di restauro. Al termine dell’incontro è stata data la possibilità di ammirare l’opera, con una “visita speciale” a cura della Dott.ssa Giulia M. F. Leggieri che direttamente è intervenuta sulla tavola, in fase di risanamento della pellicola pittorica. L’obiettivo dell’evento? Condividere un patrimonio culturale costituito nel tempo da collezioni d’arte pittoriche e di arti applicate, testimonianza della vita civile del territorio, che la Cassa di Risparmio di Fermo conserva e valorizza.

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